Premessa: Chi ha visitato, o visiterà, l'altro mio sito è, già, a conoscenza e ha potuto visionare un documento che attesta come nel 2000 avevo già concepito ed autenticato nella data gli stessi principi e l'idea (non gli algoritmi) alla base della nota applicazione Shazam che, stando a Wikipedia, fu lanciata solo due anni più tardi, nel 2002, nel Regno Unito, inizialmente sotto altro nome (noto come servizio 2580, che rispondeva inviando sms). Per chi non lo sapesse l'applicazione Shazam consente, disponendo solo di una parte di una canzone, di risalire al cantante e al titolo della stessa.
In quella mia autentica ipotizzai, anche, una possibilità alternativa, che era quella di risalire ai dati cercati intonando, semplicemente, con uno strumento musicale (o con la voce) la melodia di una canzone.
- - - - - - - - - - - - - -
Molto più recentemente, il 02 agosto 2015, inviai una mail a Shazam sottolineando, oltre a tutti gli aspetti sopra, anche di aver da poco concepito una nuova ed ulteriore funzione che avrebbe potuto aumentare le potenzialità dell'app.
Dopo pochi giorni, il 07 agosto 2015, ricevetti il gentile invito da parte di addetti di Shazam ad inoltrargli la descrizione di tale soluzione
che l'avrebbero girata al team di sviluppo. Cosa che feci in data 11 agosto 2015. In merito, mi fu anche fatto preventivamente notare come questo team fosse già molto impegnato nello sviluppo di nuovi "progetti ad alta priorità" per cui non è detto che avrebbero potuto dedicarsi a svilupparne altri, almeno nel breve.
La soluzione che suggerii l'11 agosto 2015, e che è stata introdotta nel giugno 2016, circa un anno dopo quindi (e che stando ad un sito si trattava di un ritorno alle origini, in quanto pare che nella prima versione, forse quella in cui rispondevano tramite sms, vi fosse; una notizia che comunque sto provando a verificare), traeva origine dal fatto che nell’estate 2015 mi trovavo in un cinema al chiuso e, prima che iniziasse il film, trasmisero una musica di cui volevo scoprire il titolo, ma non mi fu possibile, non essendo disponibile una connessione internet.
Ecco perché pensai e suggerii che la loro applicazione, in una futura veste, proponesse, automaticamente, una volta rilevata l'assenza di collegamento alla rete, la possibilità di salvare una canzone in ascolto nella memoria dello smartphone per poi poterla richiamare, successivamente, in presenza di una connessione per effettuare la ricerca desiderata.
Da non addetto ai lavori (le stesse ragioni che mi impedirono a suo tempo di trasformare una buona intuizione in un'applicazione funzionante) mi parve che tale soluzione fosse facilmente implementabile.
(a titolo di cronaca, le ragioni per cui suggerii tale soluzione, furono essenzialmente due: la prima è perchè la trovavo utile anche per me; la seconda è che tutte le volte che mi sarei cimentato ad utilizzare tale applicazione mi sarebbe venuta in mente e sarebbe stato un tormento. Diversamente, avrei cercato di dimenticarla il prima possibile; perchè, come noto, ho molto da fare)
di seguito il link alla prima
mail che ho inoltrato a Shazam
in cui chiedevo dove poter
inoltrare una mia soluzione
per migliorare la loro app
(n.b. il testo l'ho scritto di
getto, difatti, per distrazione,
ho impiegato
il verbo "concern",
anziché, "conceive" per tradurre
concepire - ideare)
di seguito il link alla II
mail che ho inoltrato a
Shazam in cui ho descritto
la mia soluzione (nella II pag.
che non ho riportato, il loro
invito a descrivere la mia
soluzione in risposta
alla loro mail)
poichè all'estero non è
utilizzabile la pec
ho provveduto ad una
autocertificazione del
testo che ho inviato a
Shazam l'11 ago. 2015
autoinviandomi proprio una pec
di seguito il link alla prova
d'invio e ricevimento di
questa mia mail di
autocertificazione
di seguito il link ad una
mia successiva richiesta a
Shazam per sapere se la
mia soluzione che gli
avevo inoltrato in
precedenza era di
loro interesse
|